Dal bel libro di Dario Ferrari “La ricreazione è finita”, Sellerio 2023: ” Tito si rese conto che non aveva granché voglia di far finire la ricreazione, e che forse era vero che per lui la rivoluzione era sempre stata un gioco: gli piaceva fare propaganda, magari un po’ ruvida, e gli piaceva anche alzare la voce e fare paura, ma non gli andava di decidere a mente fredda di correre il rischio di ammazzare qualcuno; e anche se era certo che la società fosse basata su un feroce sfruttamento del proletariato e che un cambiamento radicale, cioè un suo rovesciamento, fosse necessario, non era del tutto convinto né che ci fosse una guerra civile in corso, per cui uccidere era soltanto un normale atto di guerra, né che la società che avevano in mente gli ideologi come Barabba sarebbe stata una società per cui valeva la pena combattere.”
La ricreazione è finita
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